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Rugged Sportphone, il compagno della passione sportiva


Tutti conoscono le economiche smartband, i braccialetti per monitorare l’attività sportiva, mentre i normali smartphone sono belli da tirare fuori dalla tasca ma pure costosissimi, tutti uguali e poco adatti alla vita attiva. I “rugged phone”, invece, offrono speciali caratteristiche di robustezza e funzionalità che sembrano fatte apposta per l’uso sportivo: allora chiamiamoli “sportphone”.

Cos’è un rugged sportphone

Un rugged sportphone è massiccio e pesante perché la batteria è molto capiente per definizione, deve durare una giornata piena almeno con il GPS attivo. L’assemblaggio è garantito da viti, ogni presa è coperta da sportellini stagni e dominano l’aspetto esterno bordi di gomma che di solito copre anche la faccia posteriore. Lo schermo è simile ai normali smartphone, del tipo “Gorilla Glass” (nelle varie versioni, l’ultima è la 6) quindi garantisce una certa resistenza agli urti frontali diretti ma grazie ai bordi gommosi antiurto in un rugged resiste anche alle cadute di spigolo, un vero classico che tutti conosciamo. Un altro problema è la resistenza all’acqua. Anche gli smartphone normali sono spesso indicati come impermeabili, per un tempo limitato e in certe condizioni e a volte rinunciando alla comodissima presa in cui si infila il jack per l’auricolare. I rugged phone, invece, sono specificamente progettati per funzionare immersi nell’acqua salata, come pure esposti a temperature estreme.

Le caratteristiche speciali

Oltre la sana e robusta costituzione fisica un rugged sportphone deve offrire in più qualcosa di specifico, che ne differenzi l’uso per le necessità di ogni attività sportiva. I produttori più noti come Samsung hanno da tempo rinunciato ai loro rugged, ma il mercato propone comunque molti modelli di costruzione tipicamente cinese. Alcuni marchi hanno base in Europa e un vero canale distributivo europeo (quindi assistenza sul territorio). Si possono acquistare a prezzi spesso sorprendentemente contenuti rispetto alle caratteristiche basilari come quantità di memoria RAM e fissa, tramite piattaforme di e-commerce ma anche direttamente dai siti dei produttori, come pure nei negozi sportivi più forniti. Anche i modelli di punta hanno genericamente un prezzo inferiore rispetto agli equivalenti “flagship mainstream”, ovvero gli smartphone più costosi delle marche più popolari che viaggiano intorno ai 1000 euro.
La caratteristica tipica dei rugged sportphone è rappresentata dalla presenza di pulsanti fisici programmabili ai quali si può assegnare a piacere un compito specifico. Ai pulsanti fisici ci stiamo disabituando - dimenticando che il primo iPhone ne aveva uno rotondo e il primo Galaxy uno rettangolare dai bordi arrotondati – e in ogni caso non sono mai stati programmabili. Sono stati eliminati nonostante la loro evidente comodità: tutti noi sportivi abbiamo sempre desiderato poter premere un tasto, magari tenendo l’apparecchio nella sua custodia o indossando i guanti, per far partire una specifica funzione senza dover impazzire davanti a uno schermo illuminato dal sole mentre si sta sciando.
Esistono, infine, rugged sportphone che offrono funzionalità walkie-talkie, per comunicare a voce con i compagni di avventura a prescindere dalla presenza della rete cellulare. Incorporano una vera ricetrasmittente DMR separata e dotata di apposita antenna, non una semplice app che scambia dati col Wi-Fi o Bluetooth, una caratteristica utilissima in ambito sportivo e in ogni circostanza in cui bisogna rimanere in contatto voce diretto.

Crosscall Trekker-X4

Il sofisticato Crosscall Trekker-X4

Il più sofisticato rugged sportphone del momento è probabilmente il flagship Trekker-X4 del costruttore francese Crosscall, con estetica stile suv di lusso e super comparto fotografico. E’ un prodotto raffinato nella progettazione e di prezzo corrispondente. Dal punto di vista hardware le camere Sony IMX386 che utilizza sono due, quella grandangolare ottica da 170 ° ha stabilizzazione a sei assi e possibilità di girare video, 1080p/120 fps e 4K/30fps, mantenendo l’orizzonte… orizzontale indipendentemente dal grado di rotazione del telefono. Il sensore aggiuntivo da 88 ° è incastonato nella gomma e sotto uno strato di vetro che li ricopre entrambi. Nella pratica, grazie agli accessori della stessa casa che ne consentono l’aggancio al corpo, è come avere una action camera dotata di schermo full HD da 5,5 pollici.

Sul dorso c’è un esclusivo aggancio magnetico che serve sia da blocco meccanico sia da connettore elettrico. Fra gli accessori X-LINK c’è un apposito supporto che mantiene l’apparecchio e lo connette per caricamento e trasferimento dati, grazie alla funzionalità OTG. Impermeabile IP68, i suoi 250 grammi resistono due metri sottacqua per 60 min e da due metri possono cadere senza rompersi. Si basa su Android 9 che gira in 4 + 64GB di memoria volatile e permanente. Il Bluetooth tipo 5 e Wi-Fi 5GHz rientrano nella normalità per un prodotto di questo livello, la connessione USB 3.1, invece, non è facile da trovare nei concorrenti, come pure i sensori tipicamente sportivi: barometro, termometro, igrometro, altimetro.
La batteria è da 4.400mAh, sulla carta non eccezionalmente capiente ma dichiarata per 11 ore consecutive di funzionamento con GPS acceso (in grado di ricevere anche il sistema di posizionamento europeo Galileo). Nella scatola ci sono anche gli auricolari impermeabili ma soprattutto un accessorio per l’aggancio al corpo, il cordoncino di sicurezza e il caricatore da 24 W. La radio FM ha antenna integrata, quindi si può ascoltare anche senza inserire un auricolare, funzione spesso trascurata ma che in caso di emergenza può fare la differenza. Non c’è una vera ricetrasmittente anche se non manca X–TALK, un’applicazione stile walkie-talkie gratuita, disponibile su Play Store Android e installabile anche su normali smartphone di altre marche.
Il Crosscall Trekker-X4 è probabilmente lo smartphone top di gamma più sportivo. Quello che fareste sottacqua con un’actioncam potete farlo con il Crosscall Trekker-X4, ma grazie all’enorme schermo diventa facile controllare la ripresa ed essere in diretta streaming. Il braccio accessorio ufficiale è agganciato sul connettore magnetico sul dorso dello sportphone.

I piccolissimi Unihertz Atom

Unihertz Atom è un vero smartphone,
piccolo al punto di entrare nel
taschino portamonete dei pantaloni.
Se la gran parte dei rugged smartphone sono grandi questo non vuol dire che non ne esistano di piccolissimi, a differenza dei telefoni normali ormai tutti enormi. Il marchio Unihertz è specializzato proprio in telefoni che stanno in una mano, offrendo anche gli accessori specifici. Il modello Atom, in meno di dieci centimetri e poco più di 100 grammi, offre ben 4GB di RAM, 64 GB di memoria fissa e processore “otto core” a 2 GHz.  Con Android 9.0, sfrutta un display con risoluzione 240x432 pixel, apparentemente bassa ma compatibile con la mini-diagonale dello schermo da 2.45 pollici. La fotocamera da 16 megapixel può essere usata anche sottacqua grazie alla resistenza IP68 e non manca il Wi-Fi 5 GHz (importante perchè consente di tirarsi fuori dalle interferenze dell’ormai affollatissima banda 2.4 GHz).

Unihertz Atom XL ha dimensioni
superiori ma pure una radio
walkie-talkie DMR. 
Nella stessa famiglia del costruttore di Shanghai c’è anche Atom XL, sempre impermeabile IP68, con dimensioni leggermente superiori ma dotato di una vera sezione ricetrasmittente walkie-talkie DMR con tanto di antenna dedicata smontabile. Schermo è da 4 pollici con risoluzione 1136x640 pixel, si basa su Android 10, sfrutta la considerevole piattaforma Helio P60 Octa-Core a 2.0GHz con 6GB di RAM e 128GB di memoria fissa. La camera posteriore è da 48 megapixel, il Wi-Fi è anche del tipo ac 5GHz. La sezione Bluetooth di tipo 4.2 è forse l’unica a non essere allineata ai più recenti standard ma non mancano l’NFC, la radio FM e perfino il trasmettitore a infrarossi, che può sembrare poco utile ma che è in grado di comandare apparecchi altrimenti inutilizzabili, perfino i condizionatori. La batteria garantisce 4300mAh a ricarica rapida e l’apparecchio pesa meno di 250 g per 14 cm di altezza. E' perfetto per gli addetti ai lavori, ad es. per chi controlla le piste da sci durante la gara

Un telefono diverso

Scegliere un telefono diverso o semplicemente averne uno speciale, a disposizione per le giornate di sport attivo, significa avere una certa personalità. È sempre possibile acquistare un normale telefono che tiene in debita considerazione la robustezza. Ad esempio, l’economica Serie K di LG supera alcuni test MIL-STD-810G (manca la resistenza all’immersione) e c’è il tasto laterale dedicato alla specifica funzione di lancio dell’Assistente Google. Il K52 che costa su strada intorno ai 150 euro è sicuramente una scelta giusta per un telefono altamente a rischio di perdita o rottura, un telefono concorrenziale anche con lo sterminato catalogo dei cinesi e che rende ancor più incomprensibile la dismissione del reparto telefonia da parte di LG.
I rugged sportphone, tuttavia, sono davvero un’altra cosa. È normale tenerli legati al corpo, quindi non si perdono, pesano di più ma sono costruiti per resistere e la loro batteria è stata scelta per consentire una giornata di funzionamento vero, con i sensori e i dispositivi accessori accesi. In fondo anche un telefono normale abbinato alla ormai necessaria batteria esterna di ricarica è pesante e non così pratico. Inoltre, grazie alle speciali caratteristiche incorporate, possono svolgere compiti specifici impossibili agli smartphone comuni. Entrano a pieno titolo fra le attrezzature sportive affiancando o sostituendo quei dispositivi già popolari come smartband per tenere sotto controllo l’allenamento, ricevitori GPS per tracciare la camminata e walkie-talkie per parlarsi in montagna, col vantaggio di avere schermi enormi e multiple sezioni radio ad assicurare le più disparate possibilità di connessione. In pochissime parole, l’essenza del vecchio Nokia 3310 - l’indistruttibile telefono degli anni 2000 – unita alle incredibili innovazioni tecniche degli anni 2020.

Approfondimento: gli standard IP e MIL-STD-810G

Le caratteristiche di resistenza sono certificate da standard internazionali. La “scala IP” a doppia cifra e doppia lettera (ad es. IP XXab) indica il livello di resistenza all’ingresso di polvere (la prima cifra) e liquidi (la seconda cifra). Alcuni smartphone dichiarano un certo grado di resistenza, come IP67 (tenuta completa alla polvere e resistenza all’immersione fino a 1 metro per 30 minuti) o IP68 (resistenza all’immersione fino a 3 mt e 24 ore) ma i rugged vanno oltre con il livello IP69K ovvero resistenti anche a lavaggi a pressione e temperature elevate, anche con vapore, come i macchinari industriali.
Il rispetto dei test MIL-STD-810, genericamente indicati come “militari”, conferisce un alone stile commando a stelle e strisce. La particolarità sta nel fatto che l’apparecchio viene collaudato in laboratorio, con macchine specifiche e in condizioni standard, per provare la sua resistenza a cadute e urti (con 8 test differenti) e resistenza alle vibrazioni nel tempo, oltre alla consueta impermeabilità, indifferenza a sabbia o polvere a pressione, resistenza a temperature estreme ed umidità oltre il 90% per più giorni. Insomma, pronto per l’azione.