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16 giugno 2009: Switch-over Lazio

Una manciata di giorni separa la Capitale e zone limitrofe - impossibili da racchiudere in una zona geograficamente definita nonostante si dica che l’operazione riguardi il “Lazio meno Viterbo” - dall’ingresso nella fase detta di “switch-over” digitale terrestre. Si tratta di una zona molto vasta e particolare, che parte dalla fascia dei Monti Sabini e Monti Sabatini a nord della Capitale per terminare verso sud fino al Golfo di Terracina, 158 comuni, oltre 4 milioni di persone.

Dal 16 giugno le frequenze di trasmissione analogica di Rai Due e Retequattro saranno utilizzate per la trasmissione digitale e le molte novità all’orizzonte devono necessariamente confrontarsi con l’esperienza appena trascorsa nella zona del Piemonte Occidentale. Bisogna prendere atto che il rinnovamento tecnico del sistema televisivo, che sta contagiando anche gli assetti politico-economici, parte con l’handicap: il minimo problema, spesso attribuibile al singolo impianto di antenna o al singolo ricevitore, finisce col diventare un problema “di sistema”, amplificato dalla velocità e facilità con cui l’informazione oggi circola per vie telematiche.

Obiettivo stessa ricezione per tutti. Grazie alle parole di Stefano Ciccotti, amministratore delegato di Rai Way ascoltato nella conferenza stampa dell’ultimo 18 maggio, possiamo avere un chiaro quadro dello switch-over laziale per quanto riguarda RAI. Come ampiamente detto (forse non abbastanza) non esiste un problema di copertura legato alla tecnologia digitale: laddove arrivava il segnale analogico arriverà, naturalmente, quello digitale. Il problema che abbiamo avuto sino ad oggi, in particolare nella regione di Roma, è semmai la coesistenza dei due sistemi che ha impedito di avere a disposizione frequenze libere per accendere tutti i multiplex da tutti i punti di trasmissione. E’ questa la condizione chiaramente più vantaggiosa per assicurare a tutti la stessa possibilità di ricezione, soluzione raggiungibile solo con la messa a regime delle reti SFN (a singola frequenza su tutto il territorio nazionale) alla data dello switch-off definitivo, per il Lazio previsto nel prossimo mese di novembre. Fino ad oggi, invece, è stato necessario scegliere quale multiplex trasmettere e da quale punto, impedendo di avere la stessa copertura per i due multiplex RAI MUX A e MUX B.

Sono tre i punti di trasmissione tv che da soli coprono tutte le zone interessate dallo switch-over: il trasmettitore di Monte Mario (ricevibile addirittura anche in Sardegna) posizionato praticamente dentro la città, quello di Monte Cavo a sud-est della Capitale e quello di Velletri, alle spalle del lago di Nemi, che illumina la zona a sud dei Castelli Romani fino al litorale della provincia di Latina. Una mappa dettagliata delle zone coperte dal segnale RAI in occasione dello switch-over del 16 giugno, con i punti di trasmissione, è raggiungibile qui.


Dal 16 giugno sarà difficile non ricevere i due multiplex RAI perché entrambi saranno trasmessi sia da M. Mario sia da M. Cavo, ripristinando in sostanza la stessa situazione di trasmissione che per decenni ha garantito la ricezione analogica. In particolare, le frequenze analogiche di Rai Due - il canale 28 in quarta banda UHF da M. Mario e il canale 35 in quinta banda UHF da M. Cavo - ospiteranno dal 16 giugno il MUX A (che trasporta Rai Uno, Due, Tre, 4) fino a quel momento trasmesso solo da M. Cavo sul canale 49 in quinta banda UHF. Il canale 49, invece, passa al MUX B, che mantiene anche la trasmissione da M. Mario sul canale 6 in banda VHF. Questo scambio di canale fra i due multiplex RAI (oltre agli aggiustamenti Mediaset e delle emittenti private) e la contestuale “ricanalizzazione” della III banda VHF rende necessaria la risintonizzazione dei ricevitori, normalmente gestita in automatico nei modelli più recenti.

Ecco il dettaglio delle postazioni e dei nuovi canali di trasmissione digitale RAI dal prossimo 16 giugno.

1 Monte Mario UHF 28 o 530 MHz MUX A RAI Uno, RAI
Due, RAI Tre, RAI 4/FD leggera
* VHF 6 o 184.5
MHz
MUX B Rai News 24,
Rai Storia, Rai Gulp, Rai Sport Più/Radio1, Radio2, Radio3
2 Monte Cavo

Rocca di Papa
UHF 35 o 586 MHz MUX A RAI Uno, RAI
Due, RAI Tre, RAI 4/FD leggera
UHF 49 o 698 MHz MUX B Rai News 24,
Rai Storia, Rai Gulp, Rai Sport Più/Radio1, Radio2, Radio3
3 Velletri
- M. Secco
UHF 26 o 514
MHz
MUX A RAI Uno, RAI
Due, RAI Tre, RAI 4/FD leggera
** UHF 35 o 586 MHz MUX B Rai News 24,
RaiStoria, Rai Gulp, Rai Sport Più / Radio1, Radio2, Radio3

Tabella dei trasmettitori RAI attivi dal 16 giugno per la diffusione digitale terrestre. Accanto al nome del trasmettitore è indicata la banda e il canale di trasmissione, la polarizzazione dell'antenna, il multiplex emesso e i rispettivi
canali.

* La ricanalizzazione della banda VHF ha eliminato la denominazione in lettere ed introdotta quella in cifre, con leggero spostamento delle frequenze di centro banda per ciascun canale.

**La trasmissione del multiplex B da Velletri, con emissione verso il sud della regione Lazio, è
sub judice di una sentenza del Consiglio di Stato attesa in questi giorni.


Maggiori dettagli e informazioni nell'articolo completo che potete trovare sulle pagine del Messaggero.it e non dimenticate di visitare gli altri due articoli dedicati all'argomento: i segreti della corretta ricezione digitale terrestre e panoramica dei ricevitori digitali in commercio.