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Steve Ballmer benedice YouthSpark Microsoft Italia

Per fare buone presentazioni occorre avere presenza scenica, una qualità universalmente riconosciuta a Steve Ballmer. Il Ceo di Microsoft (che ha già annunciato le sue dimissioni nello scorso agosto) ha entusiasmato centinaia di giovani raccolti nel teatro Eliseo per la conferenza “Building the Vision”, promossa da World Wide Rome insieme a InnovAction Lab e Codemotion e Fondazione Cariplo per fare il punto sui risultati italiani del programma YouthSpark, lanciato da Microsoft in tutto il mondo un anno addietro. Solo nel primo anno Microsoft YouthSpark ha creato nuove opportunità lavorative per più di 103 milioni di giovani in oltre 100 paesi, nel nostro ha formato 25.000 giovani fra 500.000 partecipanti all'articolato programma Microsoft dal settembre 2012.

YouthSpark è focalizzato su tre aree principali e con diversi obiettivi, come ci ha illustrato Roberta Cocco, Direttore CSR e National Development di Microsoft Italia. I progetti scelti per l'Italia si rivolgono a diversi target giovanili per fornire conoscenze informatiche di base ai giovani svantaggiati, corsi più avanzati per liceali e universitari, formazione specifica per l'avviamento di una impresa ai neolaureati o laureandi che sono pronti a confrontarsi sul mercato. Il programma si giova, naturalmente, della consueta struttura Microsoft fatta di partner sul territorio in grado di focalizzare iniziative e investimenti nelle aree conosciute direttamente, e si integra nell'ambito del “Piano di sviluppo nazionale” di Microsoft Italia. La centralità dell’Italia nel quadro delle iniziative di YouthSpark emerge, infine, con l’annuncio della partnership con Telecentre-Europe per il 2014: Microsoft donerà attraverso Fondazione Mondo Digitale, partner di Telecentre-Europe in Italia, voucher per la formazione a mille ragazzi italiani, su diecimila europei per un valore totale di oltre 300.000 euro.

Informale come sempre, Ballmer ha saputo ribadire, senza le esagitazioni del passato quando urlava più volte "developers!" agitandosi sul palco, l'importanza degli sviluppatori, sempre più giovani ma con molte opportunità di aiuto per lanciare la propria start-up. Questa fase della vita aziendale può durare anche anni e ripresentarsi più volte nel tempo, quando si aprono nuovi business. Come raccontato da Ballmer stesso anche Microsoft si considera per alcuni aspetti ancora una start-up, della telefonia ad esempio.

A seguire, chiamati da Riccardo Luna sul palco, tre startupper italiani aiutati da Microsoft hanno presentato le loro iniziative in maniera sorprendente: senza nessuna esitazione, in un inglese comprensibile e fluente, hanno anche saputo scherzare direttamente con l'ospite d'onore seduto in platea. Fra le iniziative presentate colpisce “Le cicogne”, una start-up tutta al femminile che realizza il desiderio di molte famiglie: trovare il ragazzo o la ragazza della porta accanto che possa accudire ai propri figli in modo creativo e responsabile. Il team incontra personalmente i candidati “cicogne”, ragazzi fra 18 e 28 anni, e fornisce corsi di formazione specifici per i compiti di babysitting, baby o teen taxing, tutoring e party, insomma tutto ciò che può aiutare il genitore moderno nella cura dei figli.

Hardcore cameras: Casio Exilim

La potenza di calcolo conta. La Soyuz appena attraccata all’ISS ha potuto compiere il viaggio in sole sei ore piuttosto che tre giorni grazie ad un nuovo computer di bordo più potente. All’alba dell’era fotodigitale la velocità di reazione delle fotocamere era talmente bassa da minare alla radice l'essenza "istantanea" della fotografia, per non parlare “da macchina spenta a foto”, nel frattempo il disco volante sarebbe sparito per sempre. Il progresso nella capacità di calcolo dei “motori” interni, talmente caratterizzanti al punto di avere nomi propri per ogni marchio, ha eliminato questi problemi ed inizia ad apportare benefici soprattutto alle macchine più compatte, tipicamente le più usate.

Il motore incorporato nelle macchine Casio Exilim appena presentate si chiama “EngineHS v.3” dove HS sta per High Speed. Un rinnovato bus di comunicazione fra doppia CPU, memoria e un inedito processore dinamico riconfigurabile, cuore dell'Engine HS 3, permette velocità di accensione, rapidità di scatto e resa fotografica particolarmente immune alla foto mossa, anche quando è impossibile avere grandi e luminosi obiettivi. I modelli della serie EX-ZR sono tre, la EX-ZR400, la 700 e la EX-ZR1000, senza gerarchia di prestazioni, i caratteri fondamentali della serie sono comuni a tutti i modelli. Hanno un sensore da 16 Mpx CMOS retroilluminato da 1/2.3 pollici, oramai minimo sindacale, ma la EX-ZR700 ha un’impugnatura più ergonomica, il flash pop up e ottica grandangolo da 25mm unita a zoom 18x e sorprendente stabilizzatore “ottico più digitale” chiamato “High Speed Anti Shake”: da una raffica di immagini (scattano anche 30 foto al secondo) se ne sintetizza una priva di mosso oppure si può estendere fino a 36x l'intervento dello zoom senza degradare inaccettabilmente la risoluzione dell’immagine. La EX-ZR400, dal canto suo, si accende in meno di un secondo, contro il secondo e quattro decimi occorrenti alla 700 e offre la più lunga durata della batteria della serie, oltre 500 fotografie con una singola carica.
Casio EX-ZR700
Casio EX-ZR700
La capacità di elaborazione interna delle immagini è il cuore di questa nuova era della fotografia e frutto della “potenza del motore”. Tutti i marchi propongono la loro versione di effetti e combinazioni software. Casio, ad esempio, con “Macro Tutta a Fuoco” permette anche al meno esperto di avere contemporaneamente a fuoco il primissimo piano e lo sfondo. “Sfondo Sfocato”, invece, produce sinteticamente quei ritratti possibili agli esperti dotati di reflex e pratici di “profondità di campo”. Per compensare il tempo di reazione, la funzione “Scatto Triplo” inizia a scattare prima che il fotografo prema completamente il pulsante e la combinazione di più scatti consente anche di simulare obiettivi ancor più grandangolari. La EX-ZR1000 aggiunge alle caratteristiche delle sorelle alcune qualità costruttive: la ghiera rotante attorno all’obiettivo, per regolare diversi parametri, e il comodissimo display ruotabile. Tutti i modelli possono girare video FullHD progressivo ma anche di avere, a risoluzione ridotta, 1000 fotogrammi al secondo per realizzare fantastici “super slow-motion” live, senza interrompere la registrazione.

Tra i concorrenti di Casio, che pure non ha una consolidata tradizione fotografica, due mostri sacri come Nikon e Olympus. Il motore Nikon si chiama “Expeed 3” e permette alla Serie 1, le raffinate piccole con obiettivo intercambiabile, dal sensore DX e doppio sistema di messa a fuoco prestazioni monstre come 60 scatti al secondo a 10Mpx di risoluzione . “Motion Snapshot”, una funzione che si avvia a diventare standard, inizia a scattare prima della pressione del pulsante di scatto e continua a farlo anche dopo, per poter poi scegliere fra molte l’inquadratura migliore. La convivenza di foto e video, poi, è assicurata dalla possibilità di scattare ad alta risoluzione senza fermare la registrazione video FullHD 60fps.
Olympus, invece, ha dotato del suo dual core “TruePicVI” molti modelli, da quelli “tough” resistenti ad acqua e polvere della serie TG alle ultime macchine Traveller, perfette per la foto turistica. La SH-50, portatilissima con schermo touch, nasconde dentro un corpo elegante uno stabilizzatore a 5 assi unito all’elaborazione digitale e una velocità capace di video FullHD 30p oppure 120 fps a risoluzione 720 linee. Con le nuove macchine chiunque può scattare bellissime foto e girare sorprendenti video anche senza PC e tempo di postproduzione.