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Sapienza Università di Roma sale sulla nuvola di Google e lancia la sua community


Google e Sapienza Università di Roma, con presentazione aperta in mattinata dal Rettore Frati nelle aule del Rettorato, hanno ufficialmente lanciato la partnership che porta all'accensione della più grande comunità universitaria d'Europa, aperta ai centosessantacinquemila studenti dell’ateneo (inclusi i laureati negli ultimi due anni) e, si spera presto, anche a professori e corpo non docente. Non si tratta di un progetto per il futuro: già in questo momento i primi studenti stanno iniziando ad utilizzare (800 iscritti nelle prime ore di apertura grazie soltanto al passaparola telematico) i servizi cloudGoogle Apps for Education” (http://www.google.com/apps/intl/it/edu/) offerti gratuitamente agli studenti di Sapienza. Molti di essi erano probabilmente già utenti della versione “personal” delle Google Apps ma, grazie all'integrazione del proprio account Sapienza (ad esempio, studente@studenti.sapienza.it) con i servizi Google Education, potranno godere subito di consistenti vantaggi, primo fra tutti l'aumento dello spazio a disposizione per la propria posta elettronica che passa da 7 a 25 GB. Naturalmente anche le altre applicazioni hanno un rilevante incremento quantitativo, in termini di memoria, e qualitativo in termini di possibilità. Trasferire e utilizzare direttamente grandi quantità di dati, dunque, ma le possibilità non si esauriscono qui, risiedono tutte nel territorio che porta i nomi di “collaborazione” e “condivisione”.

Le applicazioni Google, prime fra tuttiDocs,CalendareSites, sono essenzialmente software che pergirarenon deve essere installato sul computer: si accede al proprio account grazie ad un qualunque browser (e quindi con qualunque dispositivo telematico moderno) e si possono utilizzare, indipendentemente dal luogo. Saranno sempre a disposizione, apribili con un programma già conosciuto, i propri file, i propri messaggi, i propri contatti come pure il proprio calendario degli appuntamenti e tutto potrà essere condiviso con altri. Secondo il paradigma “l'insieme è maggiore della somma delle parti” la disponibilità di una “piattaforma software + storage” (in poche parole il significato stesso di “cloud computing”) disponibile da subito a tutti per definizione, per studiare, comunicare, collaborare, apre nuovi orizzonti. Sarà possibile gestire facilmente una ricerca di gruppo, scrivendo un solo documento nello stesso momento pur non essendo nello stesso luogo e senza necessità di portarsi dietro il proprio pc o i propri dati, magari attraverso le famigerate chiavette usb spesso veicolo di virus e problemi. La possibilità di comunicare grazie a strumenti come Gmail, Google Calendar e Google Talk (sempre facilmente, questo è l'aspetto-chiave della modernità informatica) può contribuire alla costruzione di quello che il Rettore Frati ha presentato come lo scenario finale dell'iniziativa, la creazione di una “Comunità Sapienza” che coinvolga studenti, laureati, ricercatori e professori, sull'esempio di molte università anglosassoni, le quali mantengono vivo negli anni il rapporto con i loro ex-studenti, un elemento fino a oggi mancante all'esperienza di studio e di vita dello studente universitario Sapienza, primo ateneo italiano per numero d'iscritti.

Come accennato, esiste il progetto di estendere l'uso di Google Apps anche al corpo docente. Questa integrazione consentirà allaComunità Sapienzaun ulteriore salto di qualità in termini di efficienza ed efficacia. I ricercatori potranno condividere dati e lanciare elaborazioni su di essi secondo modalità fino ad oggi possibili solo con impegno e complicazione. I colloqui con i docenti potranno avvenire anche via web, magari mediante la videochat integrata in Gmail. Lo studente o il professore potranno in prima persona, con il servizio Google Sites, creare un sito web ad accesso privato o pubblico dove inserire tutta la documentazione che si riferisce a un corso o a una tesi, incluse immagini e video, alimentandone i contenuti in modo collaborativo con tutti quelli che saranno invitati a farlo.

Infine, uno strumento come Google Calendar potrà consentire di aggiungere automazione alla gestione dei corsi, come, in effetti, molte strutture fanno già ma con consistente impegno umano e finanziario. Oggi invece, grazie a Google Apps for Education, Sapienza potrà eliminare i costi di gestione hardware e sofware (offrendo un rilevante numero di possibilità in più) poiché tutto è gestito da Google attraverso il supporto tecnico garantito da Scube NewMedia, premier partner della divisione Enterprise di Google Italy che ha lavorato al progetto con InfoSapienza, la struttura che gestisce i sistemi informativi dell’ateneo. Come iniziare subito? Basta accedere al proprio account “sapienza.it”.