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Il Contratto di Servizio RAI

Da parte della Commissione Parlamentare per l'Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi (http://it.wikipedia.org/wiki/Commissione_di_Vigilanza_RAI) è stato sottoscritto il Contratto di Servizio, che indica gli obiettivi che la RAI si prefigge di raggiungere nei prossimi tre anni. Nonostante l’impegno profuso e le premesse “buoniste”, non credo siano stati individuati obiettivi che se raggiunti potrebbero significativamente cambiare il carattere della più importante azienda culturale italiana.
I punti fondamentali della relazione mi sembrano due, quello relativo al benchmarking qualitativo dell’ascolto e quello relativo all’innovazione tecnologica. Nonostante tutto, seguendo la tradizione gattopardesca del “tutto cambi affinché nulla cambi”, l’influenza “populista” della politica è rimasta al suo posto: l’attenzione alla “qualità” dei programmi è eccessiva e cervellotica, soprattutto in assenza di una significativa attenzione per gli altri ambiti del servizio, si giustifica soltanto in nome di un semplice populismo o moralismo tipico di una parte della sinistra politica e culturale del paese. Anche il piano tecnico, però, soffre di gravi carenze. [leggi tutto]

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