Cerca nel blog

Facebook non è un medium

Luca De Biase, il responsabile "nuovi media" del Sole 24 Ore, ha appena pubblicato un libro allegato al giornale in cui affronta il tema "Facebook". Secondo l'interpretazione di De Biase ci si troverebbe di fronte ad un "nuovo media" che consente la comunicazione fra persone. Peccato per questa definizione, evidentemente senza senso. Peccato perchè per una volta si poteva anche usare, seppur con le solite specificazioni, la parola "piattaforma" perchè una volta tanto almeno si tratta di una struttura software "privata". Insomma, ancora una volta il giornalismo pagato profumatamente non brilla. Voltiamo pagina!

Facebook non può essere un mezzo di comunicazione anche solo perchè si basa su un supporto, la rete internet, che a sua volta non è un mezzo di comunicazione, a patto di usare la locuzione "mezzo di comunicazione" nell'accezione comune, come peraltro è obbligatorio. Il risultato è la solita confusione.
Molto più semplicemente, lo diciamo a beneficio degli altri giornalisti che spesso "prendono spunto" dalle esternazioni dei più famosi, Facebook è un database accessibile attivamente via internet. Non essendo particolarmente esperto non azzardo ulteriori specificazioni sulla sua natura di database, se qualcuno potesse suggerirmele sarò ben lieto di aggiungere informazioni.
Se invece vogliamo stupire gli amici, durante i cenoni che ci aspettano, con mirabolanti affermazioni cultural-antropologiche, possiamo anche affermare che Facebook è un mezzo di autorappresentazione audiovisuale che, nell'ottica della corrente antropologica contemporanea più interessante, consente materialmente l'osservazione di popolazioni non legate a un territorio fisico ma ad un territorio puramente culturale, immaginifico, fino a sconfinare nell'Utopia. Come definire, altrimenti, gli appartenenti alla nota tribù facebucchiana dal nome "quelli che a Roma se ti dico mortaccitua è perchè ti voglio bene"?

Buon Natale!

Nessun commento :

Posta un commento