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#RaiRio2016: racconto senza fine

Salone d'Onore del CONI delle grandi occasioni per presentare l'impegno Rai per le oramai prossime, manca un mese esatto, olimpiadi brasiliane di Rio de Janeiro. I molti presenti hanno potuto ascoltare le parole dello sport italiano e del broadcaster che più si sta impegnando per cambiare in "digitale" (ma sarebbe meglio dire "telematica") la propria pelle. La 31esima edizione dei Giochi - dal 5 al 21 agosto 2016 - si preannuncia difficile sul piano televisivo tradizionale per le 5 ore di differenza con l'Italia ma è proprio questo il caso in cui il nuovo modello multimediale, in parte già provato con Euro2016, può dare il meglio. Anche #RaiRio2016 avrà la sua applicazione Android e iOS ufficiale, affiancata però da una seconda, dedicata completamente all'interessante possibilità di visione a 360 gradi.

Il second screen RaiRio2016

Nel gergo da addetti ai lavori si chiama "second screen", la tipica fruizione di contenuti sportivi del 2016 passa attraverso l'uso contemporaneo di più schermi, al grande televisivo dedicato al video si affianca quello del telefono o del tablet per avere altre informazioni. E' il trionfo del modello "audiovideotestuale" che non prevede più distinzioni per mezzo ma considera il prodotto nella globalità degli effetti che produce. Il second screen RaiRio2016, come è già successo per Euro2016, offre contenuti gestiti attraverso una specifica applicazione sui sistemi mobili come Android e iOS, ma anche gestibili da un comune browser a sfogliare un normale sito web (www.rai.it/rio2016) come pure da una applicazione mhp che gira su un televisore connesso a internet. I contenuti possono essere di tipo testuale, come statistiche e informazioni, oppure visuale come video live e VOD per eventi non contemporanei. Sul piano tecnico non ci sarebbero problemi a permettere una parziale fruizione dei contenuti testuali attraverso l'app mhp anche a televisori e ricevitori non connessi a internet ma è chiaro che la possibilità di usare la connessione a larga banda per il video aumenta decisamente la portata dell'iniziativa.

36 flussi contemporanei

I contenuti video live sono rappresentati da un pacchetto di 36 flussi provenienti dal Brasile e tutti contemporaneamente disponibili, per gli appassionati di sport una vera manna dato che sarà possibile saltare da una qualificazione all'altra senza dover sottostare alle scelte del broadcaster via etere e, soprattutto, poter dormire la notte. Immaginiamo risulterà gradita la necessaria segnalazione automatica di inizio evento dato il gran numero di contenuti da tenere sotto controllo. Tutte le gare, ovviamente, sono rivedibili on demand scegliendo da un database sfogliabile per data, disciplina, nazione, singolo atleta, tutto quello che con l'emissione via etere (che qualcuno insiste nel chiamare "generalista" vs " tematica") non si può fare. Non sappiamo quale sarà la qualità video dei flussi streaming ma come sempre la catena prevede molti anelli in grado di influenzare il risultato che, a differenza dell'emissione via antenna, non è garantito fino allo schermo dell'utente che spesso ci mette del suo non avendo nell'ultimo anello domestico abbastanza banda passante.

L'emissione via etere

L'emissione via antenna è come sempre splittata nelle due modalità, da terra e da satellite, stavolta assolutamente sovrapponibili. L'emissione da terra, infatti, si gioverà di una novità annunciata come temporanea, la messa in onda di RaiSport 2 in alta definizione. Saranno dunque tre i canali HD dedicati alle olimpiadi: Rai Due (rete olimpica) in versione HD alla posizione lcn 501, Rai Sport 1 HD alla 557 e Rai Sport 2 HD alla 558. Gli stessi tre canali HD saranno disponibili anche da satellite - posizioni 102, 111 e 112 - con l'obbligatoria card Tivùsat inserita nel ricevitore o nella cam del televisore.

Le riprese circolari

Infine, siamo davvero curiosi di "vedere l'effetto che fa" la visione dei contenuti video a 360 gradi, 100 ore realizzate attraverso l'uso di una matrice di telecamere montate intorno ad un unico punto oppure grazie a nuovissime ed economiche telecamere integrate con lenti molto grandangolari (qui un esempio LG CAM R105). Non è chiaro se oltre ad essere "circolari" saranno anche "in tre dimensioni", obbligando ad usare uno speciale adattatore per la visione stereoscopica del tipo "Google Cardboard" (costano pochi euro, qui un esempio selezionato). L'occasione è particolarmente ghiotta perché il tipo di contenuto si presta particolarmente, a differenza di altre occasioni sportive. Una partita di calcio, infatti, vede il fulcro dell'azione come protagonista assoluta e solo una regia esterna (esperta, ricordiamo tutti la finale di Supercoppa con regia cinese) può consentire di seguire l'azione. Le gare olimpiche, invece, sono generalmente vissute contemporaneamente all'interno di uno stadio in cui anche di persona si tende a voltare lo sguardo per cogliere elementi diversi in tempi diversi. Questo non toglie che alla partenza dei 200 metri ci si concentrerà solo sulla parata dei contendenti ma prima e dopo si potrà volgere lo sguardo verso tutti quegli elementi che fanno parte dell'azione sportiva nel suo complesso ma che non possono far parte della singola inquadratura.

Il 4K grande assente

Si certo, ci stiamo rifacendo gli occhi con Euro 2016 in 4K e ci domandiamo come mai una emissione in super alta definizione sia assente nei programmi per Rio2016. Beh evidentemente dipende dalla mancanza di offerta completa del flusso 4K da parte dell' Olympic Broadcast Committee. Il CTO dell'OBS Sotiris Salamouris ha spiegato che quando nel 2009 il suo team ha iniziato a progettare la copertura dei Giochi la tecnologia 4K era un puntino lontano all'orizzonte. C'è, invece, chi è più lungimirante. Ha deciso di darsi molto da fare NHK in previsione della copertura in video 8K (sedici volte la risoluzione FullHD) e audio a 22 canali delle olimpiadi di Tokyo 2020. I tecnici giapponesi, che ricordiamo essere partner storici RAI, forniranno all' OBS 130 ore di 8K "Super Hi Vision" che comprenderanno eventi come le cerimonie di apertura e di chiusura, gare di nuoto, atletica, basket, calcio maschile e finali di judo. Queste riprese saranno messe a disposizione con un ritardo di 24 ore ed usate in Giappone per visioni test private ma anche utilizzate da NBC per realizzare un downscaling 4K HDR e Dolby Atmos da offrire ai propri spettatori, probabilmente in modalità ondemand su rete IP dato il ritardo di 24 ore rispetto al programma olimpico.


Numeri e Parole

La Rai proporrà più di 5.000 ore di trasmissione su tutti i supporti (tv, radio, web) per raccontare i Giochi olimpici e paralimpici, 24 ore su 24. La squadra della Rai sarà composta da circa 200 persone fra le quali 47 giornalisti di Rai Sport e 16 commentatori tecnici. 4 regie, 2 studi virtuali nell' IBC, 1 sulla terrazza della sede Rai. Oltre mille ore di trasmissione andranno sui tre canali televisivi. Radio Uno proporrà oltre 180 ore in diretta. 100 ore di visione a 360 gradi. Alle Paralimpiadi saranno dedicate 200 ore di trasmissione.

Antonio Campo Dall'Orto, DG Rai: "Celebreremo i Giochi con un investimento mai fatto prima. Uniremo il racconto della competizione a quello di storie più personali".

Tagliavia, Rai Digital: "Le Olimpiadi offrono contenuti ricchi, 36 flussi in contemporanea molti dei quali commentati dai giornalisti Rai. Il pallino blu sperimentato per gli Europei sarà replicato"

Fioravanti, RaiSport: "Non abbiamo dato nomi alle rubriche, per noi è un tutto che scorre in diretta e in differita. Sarà un impegno molto gravoso, commenteremo tutto. Sul web ci saranno tutte le gare commentate. Tratteremo le Paralimpiadi in modo paritetico alle Olimpiadi".

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