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Tv digitale, switch-off nel Lazio: dieci nuovi canali Rai a disposizione di tutti. Istruzioni per l'uso.

Difficile non averlo capito. Qui, nella Capitale, manca solo la Stradale - dopo aver chiesto patente e libretto - a ricordare che da lunedì prossimo finalmente si compie la beata speranza di avere un sistema televisivo tutto digitale anche da terra.

L’informazione nel frattempo, molto criticata nelle fasi di switch-off precedenti, fa quello che può. Nell’armamentario standard di questi giorni si trova spesso l’affermazione che Roma è da lunedì 16 novembre 2009 la prima capitale televisivamente all digital, eppure Berlino è tutta digitale dal 2003 e ci sembra di poter dire che Berlino, da qualche anno oramai, è Capitale della Repubblica Federale di Germania. Forse l’informazione si sta rivelando un po’ troppo standard. Anche gli ultimi due spot Rai, personalizzati “alla romanesca”, non entusiasmano nella spiegazione dell’utilità del passaggio né aiutano nella pratica appena più sofisticata del collegamento SCART.

Lo slogan “Non cambia niente, ma cambia tutto” ammicca alla sofisticata gattopardesca memoria ma non spiega chiaramente ai consumatori perché “il digitale terrestre” non è quel “pacco” che molti paventano (nonostante il protagonista degli spot sia Max Giusti, conduttore del popolarissimo “gioco dei pacchi”). Allora ci proviamo noi del Messaggero.it ad entusiasmare gli spettatori o, se non altro, a fornire informazioni inedite, preparandoci anche a rispondere alle domande e ai commenti in calce a questo articolo, nei giorni che seguiranno.

Quella che i pubblicitari chiamerebbero “proposta unica di vendita”, il “plus del prodotto”, la proposta che non possiamo rifiutare sarà direttamente sotto gli occhi degli abitanti del Lazio nei prossimi giorni (va bene, esclusa la provincia Viterbo e purtroppo anche le note “isole” senza segnale pur essendo in provincia di Roma, come Campagnano di Roma): oltre quattro milioni di persone - in un colpo solo un’audience potenziale superiore agli abbonati che SKY ha faticosamente raggiunto in anni di marketing aggressivo - potranno avere non solo sullo schermo di casa ma anche su quello del PC portatile, della casa al mare o della macchina (soprattutto se con sintonizzatore “diversity”), dieci nuovi “canali tv” Rai, che scendono a quattro per chi è già avvezzo alla televisione digitale. E’ pur vero, però, che quei quattro canali sono proprio quelli fino al luglio scorso riservati, previo versamento mensile, agli abbonati Sky.

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